martedì 25 maggio 2021

UNA SCELTA SENZA RAGIONI VALIDE

I MOTTARONE DEVASTATO DALLA TRAGEDIA

IL GIRO D'ITALIA LO ABBANDONA

La scelta di escludere il Mottarone dal passaggio del Giro d'Italia di venerdì 28 maggio è incomprensibile se non offensiva per due motivi: le 14 vittime (+la quindicesima indiretta vittima di ieri, l'operatore Mediaset) si potevano ricordare con il blocco dell'intera Carovana al bivio da cui si discende verso la Borromea con una sosta di un minuto di silenzio per ricordarle tutte. Sarebbe stato un giusto tributo cui avrebbero partecipato migliaia di telespettatori. Chi ha motivato la scelta di non far passare il Giro per evitare curiosi nel punto del disastro è in malafede poiché nessuno si sarebbe potuto avvicinare alla vasta area che è stata messa sotto sequestro dalla Magistratura e presidiata giorno e note dalle FF. dell'OO; per giunta ben lontana dal passaggio del Giro.

Il secondo motivo sta nell'aver tolto al Mottarone l'effetto immagine che, mai come in questo momento, avrebbe contribuito a promuovere e rilanciare internazionalmente la località messa a dura prova dal tragico evento. Un danno, quindi, anche per gli operatori che stavano faticosamente cercando di riscattarsi dopo il lunghissimo periodo di pandemia.

Ora si guarda al futuro della montagna senza più la sua funivia: il cordone ombelicale che la legava a Stresa è spezzato violentemente. Passeranno gli anni nell'attesa che indagini, inchieste, rinvii a giudizio, processi e appelli vari tutto serva a trovare e stabilire verità. Nell'attesa il Mottarone rischia di soccombere e con esso tutte le attività che invocano un piano d'azione che istituisca almeno il collegamento via bus-navetta tra il lago e il monte. Con la Regione Piemonte a far da traino.



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